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La mortalità per tumore del seno è in costante diminuzione ma i casi in Italia sono in aumento. Ecco alcune buone pratiche da seguire per limitare le probabilità di contrarre la malattia.
Ogni giorno in Italia vengono diagnosticati quasi 140 nuovi casi di tumore al seno. La probabilità di ammalarsi aumenta esponenzialmente fino agli anni della post menopausa (50-69) e poi diminuisce dopo i 70 anni.
Nel 2016 sono stati diagnosticati 50mila nuovi casi, 2mila in più rispetto al 2015. Una notizia buona, però, c’è, perché a fronte dell’aumento dei casi di tumore del seno diminuisce la mortalità. Sono i dati diffusi a inizio 2017 a Napoli, nel corso del convegno “Brest Journal Club. L’importanza della ricerca in oncologia”.
La mortalità per tumore del seno è in costante diminuzione, soprattutto nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 69 anni, che fa registrare un calo annuo del -1,9 per cento e che è anche la fascia d’età cui è diretto lo screening mammografico.
Dinanzi a questi dati è possibile comprendere come la paura di contrarre il cancro al seno sia diffusa, ma molte donne ancora non sono consapevoli delle abitudini di vita che è possibile adottare per ridurre il rischio di contrarre la malattia.
La screening regolare è il modo più efficace per ridurre le morti per il cancro al seno, anche se gli esperti continuano a discutere su chi siano i soggetti che debbano essere sottoposti a screening: a quale età cominciare e quanto frequentemente.
Oltre il controllo periodico, esistono diverse buone pratiche da seguire per abbassare il rischio di contrarre il cancro al seno. Ecco quelle individuate dagli esperti del New York Times:
Non fumare
Una delle azioni più importanti è una non-azione: smettere di fumare. Uno studio durato 10 anni e condotto su 102.098 donne in Svezia e Norvegia ha messo in evidenza come le donne che hanno fumato 10 o più sigarette al giorno per oltre 20 anni hanno sviluppato un terzo in più delle possibilità di contrarre il cancro al seno rispetto alle non fumatrici, e le ragazze che hanno iniziato a fumare prima dei 15 anni, hanno sviluppato oltre il 50 per cento delle possibilità di contrarre il cancro.
Un problema, quello dei fumatori, piuttosto diffuso anche negli Stati Uniti. Un editoriale del Journal of Clinical Oncology del 2016 metteva in evidenza che circa 20mila donne statunitensi continuano a fumare anche dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro al seno. Gli autori, la dottoressa Barbara A. Parker e il professore John P. Pierce dell’Università della California, hanno affermato che i pazienti affetti da tumore al seno che hanno smesso di fumare possono aggiungere benefici a quelli prodotti dalla chemioterapia postoperatoria e dalla radioterapia.
Controllare il peso
Un altro fattore importante da tenere sotto controllo è il peso. Come aumenta l’indice di massa corporea, aumenta anche il rischio di una donna di sviluppare il cancro al seno, soprattutto se il grasso è concentrato intorno alla vita. Questo perché l’adipe addominale è particolarmente attivo dal punto di vista metabolico, producendo ormoni come l’estrogeno, che può stimolare la crescita delle cellule tumorali del seno.
Il dottor Walter Willett, professore di epidemiologia e nutrizione presso l’Harvard T.H. Chan School of Public Health, ha dichiarato: “Probabilmente la cosa più importante che le donne possono fare per ridurre il rischio di cancro al seno è evitare l’aumento di peso nella vita adulta”.
Essere sovrappeso riduce anche le probabilità di una donna di sopravvivere al cancro al seno, anche se ancora non è noto se la perdita di peso dopo una diagnosi del cancro al seno aiuta nella guarigione dalla malattia.
Non fare abuso di alcolici
Un terzo fattore correlato al rischio di ammalarsi di cancro al seno è l’alcool. Le donne che consumano da due a cinque bevande al giorno hanno il 40 per cento in più di probabilità di contrarre il cancro al seno rispetto alle donne che non bevono alcolici.
Secondo le statistiche riportate dal New York Times, anche solo una bevanda alcolica al giorno può far aumentare il rischio di contrarre il tumore al seno del 7 per cento.
Il consumo di alcol influisce sul livello degli ormoni sessuali che aumentano il rischio di cancro sia nelle donne in pre menopausa che in post menopausa. Tra le donne già trattate per il cancro al seno, consumare l’equivalente alcolico di tre o quattro bevande a settimana, aumenta il rischio di una recidiva.
Mangiare frutta e verdura
Una recente analisi che ha comparato 15 studi sui fattori connessi allo sviluppo del cancro al seno e utili per la prevenzione della malattia ha messo in evidenza che le donne che assumono più frutta e verdura hanno un minor rischio di contrarre il tumore.
Le donne che fin da giovani hanno mangiato molta frutta e verdura e continuano a farlo da adulte sono maggiormente tutelate.
Frutta e verdura sono ricche di sostanze chiamate carotenoidi, i pigmenti vegetali di colore arancione che contengono vitamina A. Tali pigmenti sono presenti nelle patate dolci, nelle carote e nella zucca, ma anche in spinaci e cavoli.
Fare attività fisica
Non solo l’esercizio fisico regolare aiuta a prevenire il cancro al seno e promuovere il recupero dalla malattia, ma anche protegge da molte altre malattie croniche e può aiutare le donne a raggiungere e mantenere il peso corporeo normale.
Più di 50 studi condotti negli Stati Uniti e in molti altri paesi hanno evidenziato che le donne che praticano attività fisica hanno un rischio minore di sviluppare il cancro al seno e una minor tasso di mortalità qualora dovessero contrarre la malattia.